Il cibo cura, il cibo ammala

Sono partita dalla chimica farmaceutica che mi ha affascinato, ma poi anche deluso per le tante risposte che non mi dava, mi sono allargata alla biologia per capire bene come funzionasse il corpo umano e i suoi rapporti con l’ambiente, mi sono ritrovata nella certezza che la malattia, soprattutto quella CRONICA altro non è che un DISEQUILIBRIO.

molti anni passati nel mondo del farmaco, anche come titolare di Farmacia ,mi hanno portato a riflettere come professionisti e industria puntino essenzialmente alla riduzione del sintomo ( possibilmente nel tempo più breve possibile) senza soffermarsi abbastanza sul perché ci si è ammalati e se il corpo non ci avesse avvisati in tempo.

Uso una metafora: se si accende una spia nel cruscotto dell’auto non andiamo in concessionaria per farla eliminare ma chiediamo al tecnico che cosa la spia ci stia comunicando, in genere un guasto o una carenza; se ci ritroviamo con una dermatite o un eritema, invece, cerchiamo la “cremina” miracolosa, non pensando che la pelle é quasi sempre spia di quanto avviene nel nostro interno ( escluse cause esterne come traumi, infezioni, ustioni,….).

Una “maniacale” ricerca del “perché ?” mi ha spinto a studiare Omeopatia Unicista, Omotossicologia, Lettura diagnostica dell’Iride, Fitoterapia, Aromaterapia, Medicina Quantica, Nutrigenomica, Epigenetica,…. Arrivando a capire che ognuna di queste discipline ha importanti ragioni e costituisce uno strumento terapeutico straordinario se i vari esperti riescono a collaborare fattivamente con l’obiettivo della vera salute dell’individuo, cioè il ripristino , ove possibile ,dell’equilibrio perso.

La malattia non è una realtà a se stante, ma uno stato dell’individuo in risposta al suo rapporto con l’esterno.

In pratica utilizzo la medicina funzionale per lavorare sulle cause che hanno determinato la malattia cercando, ove possibile ,di usare cibo ed eventuali integrazioni come azione terapeutica; in questo sono molto aiutata dalla mia storica passione per la cucina sia tradizionale che sperimentale, passione in cui sono stata seguita da tutti tre i miei figli.